martedì 25 giugno 2013

Vetrina delle Emozioni: C R I T I C A A S T R O P O E T I C A sulle Opere di S T E F A N I A S P E R A a cura di Alessandro D'Angelo

Vetrina delle Emozioni: C R I T I C A      A S T R O P O E T I C A      sulle        Opere di                               S T  E F A N I A       S P E R A   a  cura di        Alessandro D'Angelo
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La vibrante arte della poetessa  Stefania  Spera, ci porta  a vivere lontano, dove il pensiero si perde fra un poetare atipico per dar vita a messaggi ispirati che  la spingono a creare opere d'arte  non facilmente accessibili a chiunque in quanto  ERMETICHE 
     
      Dall’esame "Astropoetico", emerge come la  poetessa viva dentro di sé il mito del misterioso ed occulto  Plutone, dio degli inferi, sposo di Proserpina che governa  il mondo sotterraneo. Parallelamente, anche il battagliero ed irruento Marte, che influenza lo Scorpione, rende la personalità e l'estrinsecazione della stessa propriamente "Plutonian-Solare" a causa di un trigono fra l'io solare con PLutone. Da queste energie si evince come il  modo di manifestare l'arte  sia dettato da un bisogno  di ricerca  che parte dall'io più   profondo per ergersi verso gli spazi siderali e lì ritrovare qualche cosa che appaghi l'essere nel suo eterno divenire cosmico.

   Quanto asserito, scaturisce e prende forma poiché nel  cielo di nascita della poetessa sono  presenti i due Luminari maggiori: il Sole e la Luna  entrambe molto vicini  fra loro. Questi   rappresentano rispettivamente la luce e il buio, lo Yang, lo Yin e ogni antitesi sia del mondo umano manifesto sia di quello divino, nel  saturnino segno del Capricorno. Ne risulta  che    entrambi i Luminari ricevono influenze non solo dal serio e posato dio  Saturno ,cioè  Colui che, caratterizzava la  pienezza la potenza, la fecondità, l'abbondanza e la ricchezza. (Egli avrebbe infatti regnato nella mitica età dell'oro, quando la primavera era perpetua).
Si deve affermare con certezza  che attraverso l’unione dell’oro con l’argento, o del Sole con la Luna, l’artista  sia riuscita a vivere  nel suo inconscio le “nozze mistiche” fra Eros e Psiche attraverso le quali emerge una spasmotica ricerca di immagini pensieri, ricordi ed emozioni .
Nei versi  la poetessa sembra che  scolpisca  le sue strofe dipingendo come su un quadro  i propri sentimenti.
Ciò che emerge prorompente  dal suo tema natale radix è una grande sensibilità generata dalla posizione  della Luna (spesso citata dall'autrice come : "La Luna che inasprisce" oppure "La Luna che riscalda pallidamente l'immagine", "Pallide Lune s'intrecciano", "Di Luna si scalfisce il Sole", "E si  notte di Luna eclissata quella che  veniva") la quale poiché crea un ottimo  aspetto con il pianeta dell'intelletto Mercurio, conferisce all'artista  capacità percettive non comuni.
      Ed è proprio a causa di queste influenze astrali che nasce nella scrittrice  la  capacità di scrivere poesie molto originali. L'artista  è riuscita a scrivere sillogi con contenuti insoliti; un esempio: "Fanno proprio  gola a  tutti//Per permettere di guadare//Mentre pallide Lune si intrecciano//In lampi nascosti di Sole//Lungo inusitate lingue di ghiaccio..." Continuando:"..Di Luna si scalfisce al Sole//Le filande si chiudono//Al passaggio di tempi magri//In cui nitide parole si spengono//Tra gli abbracci di miseri esseri//Nascosti nel Fiume.
Inoltre, Giove nel venusiano segno della Bilancia diviene "quella nota astrale"  che ha conferito una  forte armonia   presente nel  suo poetare. Zeus porta l'artista  a concretizzare le più profonde realtà della bellezza e dell’amore segreto, sempre presenti ed  all’opera. Inoltre è da considerare che il pianeta della spiritualità e dell'io collettivo Nettuno si trova in congiunzione col Padre degli dei: questo eleva la  spiritualità dell'artista.
Tale analisi  ci ricorda la silloge: 
"Catturato dal cielo il sentore dei pensieri//pensieri che si dipanano in fronde//Di lunga risonanza su pel clivo//del monte di un posto qualsiasi.//Essenza di follia quella che parte//Per l'intorno in quel che//s'incarna nelle carni//di un piccolo uomo che poi....//Si nasconde in rivoli di giada".

In sintesi, i parametri astrali maggiormente dimostrativi che hanno dato origine ad una  precisa forma dalla quale ha sgorgato  e preso vita  un’essenza atipica nella poesia  di Stefania sono:
- la congiunzione del Sole-Luna;  la Luna in buon aspetto di congiunzione con l'intelligente Mercurio; l'io solare in buon aspetto di sestile con lo spirituale Nettuno; il pianeta delle serietà Saturno in trigono con il pianeta dei cambiamenti Urano; la Lilith in Pesci influenzata  dal macrocosmico ed  ascetico   Nettuno diventa portatrice di energie prorompenti che venendo alla luce, come il fuoco da sotto la cenere, genera un poetare insolito nel suo genere.

A cura di Alessandro D'Angelo